Un UTXO il cui importo è così piccolo che le commissioni o fee per spenderlo possono essere superiori al suo valore, viene chiamato Dust (povere in italiano).

Con l'aumento delle commissioni, una quantità sempre maggiore di bitcoin possono diventare dust.

Per evitare che gli utenti creino output antieconomici che aumentino le dimensioni dell'UTXO Set, Bitcoin Core e altri nodi si rifiutano di trasmettere o minare transazioni con output inferiori a un certo valore, chiamato dust limit.

Per ridurre il rischio che nel proprio wallet i bitcoin si possano trasformare in dust, può essere una buona norma consolidare le quantità molto piccole di bitcoin in un unico importo più grande in un momento in cui le commissioni sui bitcoin sono basse.

Bitcoin Core imposta il dust limit a un valore in cui la spesa di un output supererebbe 1/3 del suo valore. Questo calcolo si basa sull'impostazione -minrelaytxfee del nodo, il minimum relay transaction fee: per un nodo che utilizza il valore predefinito -minrelaytxfee di 0,00001 BTC/KB (1000 satoshis/KB) e dato che per P2PKH un input è di 148 byte e un output è di 34 byte, ne consegue che un output inferiore o uguale a 546 satoshi è considerato dust da Bicoin core.

A volte il termine Dust viene usato come sinonimo di output antieconomico o, più genericamente, di output di basso valore. Questo può creare confusione, come nel caso di dust attack che coinvolgono quantità appena superiori al limite del dust.

È possibile creare "dust collector" attraverso l'impostazione del Sighash flag con il valore SIGHASH_NONE|ANYONECANPAY: con questo tipo di firma, le UTXO dust possono essere donati perché chiunque possa aggregarli e spenderli quando vuole.